Nuovo Elettrobisturi a Baggiovara
Un nuovo Elettrobisturi VIO 3 di ultima generazione è stato recentemente installato presso l’Ospedale Civile di Baggiovara, grazie a una generosa donazione proveniente da Florim, Kerakoll Group e Modula, raccolta da Rock No War. Questa apparecchiatura riveste un ruolo fondamentale nella diagnosi precoce e nel trattamento delle lesioni pre-neoplastiche e neoplastiche superficiali dell’apparato gastroenterico. Inoltre, l’elettrobisturi ha applicazioni significative anche in Chirurgia Generale e in Neurochirurgia grazie alla sua funzione ERBEJET, che permette la dissezione selettiva dei tessuti.
La presentazione di questa nuova acquisizione è avvenuta durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato rappresentanti dei donatori, tra cui Giorgio Amadessi di Rock No War, Claudio Lucchese di Florim, Emilia Sghedoni di Kerakoll Group, Alice Belelli e Giovanni Cariani di Modula SpA.
Il Direttore AOU Modena, Claudio Vagnini, ha espresso la sua gratitudine verso Rock No War, Florim, Kerakoll Group e Modula per il loro sostegno continuo al Sistema Sanitario Pubblico e alla dotazione di attrezzature avanzate per il bene dei cittadini. Ha sottolineato l’importanza del contributo generoso di queste aziende locali.
Il sindaco di Modena e presidente del Ctss, Gian Carlo Muzzarelli, ha elogiato l’atteggiamento generoso delle imprese locali e di Rock No War, sottolineando come questa iniziativa contribuisca a sostenere e migliorare la sanità pubblica, garantendo la salute di tutti i cittadini e rafforzando la comunità.
Il Presidente di Rock No War, Giorgio Amadessi, ha sottolineato il ruolo svolto dall’associazione nel coordinare questa iniziativa solidale a favore del territorio, raccogliendo fondi, acquistando la strumentazione e donandola all’AOU di Modena per l’Ospedale di Baggiovara. Ha ringraziato le tre aziende che hanno offerto il loro sostegno economico per questo progetto, evidenziando il loro precedente contributo durante la pandemia di Covid-19 e nel 2018 per il progetto della Sala Operatoria Ibrida.
Rispetto a un bisturi elettrico tradizionale, la nuova workstation integrata VIO 3 ottenuta grazie a questa donazione rappresenta una tecnologia all’avanguardia con capacità di trattamenti multimodali. Comprende una Power unit che offre nuove modalità di taglio e coagulazione necessarie per diverse procedure mediche, tra cui la resezione mucosale, la dissezione sottomucosa e l’escissione di tessuto a tutto spessore. Inoltre, dispone di un idrodissettore ERBE Jet, che consente la creazione rapida e sicura di cuscinetti sottomucosi, indispensabili per interventi complessi come la resezione e la dissezione di polipi e neoplasie superficiali, nonché il trattamento di patologie organiche come l’acalasia esofagea, il diverticolo di Zenker e la gastroparesi refrattaria. Questi componenti sono utili in molte procedure terapeutiche e diagnostiche quotidiane degli endoscopisti, consentendo una dissezione precisa e sicura senza danni termici, riducendo i tempi di intervento e preservando vasi sanguigni, nervi ed organi. Grazie alla tecnica water-jet, si garantisce una dissezione selettiva e una visione chiara dell’area d’intervento grazie all’aspirazione continua integrata.
“La diagnosi precoce e il trattamento delle lesioni pre-neoplastiche sono le sfide principali affrontate dalla moderna Gastroenterologia”, spiega la dottoressa Rita Conigliaro, Direttore della Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Ospedale Civile. “Tra le lesioni più diffuse con potenziale di trasformazione maligna, possiamo menzionare i polipi del colon, l’esofago di Barrett e la displasia gastrica. In particolari circostanze, individuare queste lesioni può essere complesso. Mentre in passato richiedevano interventi chirurgici complessi, oggi possono beneficiare di trattamenti endoscopici conservativi e poco invasivi. Le procedure più moderne di resezione endoscopica presso i centri di terzo livello richiedono una formazione continua per il personale medico-infermieristico e l’accesso a apparecchiature all’avanguardia. Tra queste, la work station è fondamentale e include una power unit con elettrobisturi integrato, idrodissettore ed erogatore di gas Argon Plasma. Quest’ultimo, di ultima generazione, consente, tra le sue molte funzioni, ablazioni profonde e permanenti dell’esofago di Barrett. Si stima che la work station VIO 3 influenzi in modo significativo una vasta percentuale dei pazienti trattati, beneficiando oltre 300 procedure all’anno. Siamo molto grati ai donatori che, con la loro generosità e visione a lungo termine, contribuiscono a migliorare la pratica della chirurgia mininvasiva a vantaggio dei cittadini del nostro territorio e oltre.”
La dottoressa Micaela Piccoli, Direttore della Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie dell’Ospedale Civile, aggiunge: “I vantaggi dell’applicazione della tecnologia water-jet in chirurgia generale sono più evidenti negli interventi chirurgici mini-invasivi avanzati, come le resezioni del colon-retto e le colecistectomie difficili eseguite in urgenza per colecistiti, nonché le resezioni epatiche. L’idrodissezione permette di ottenere un effetto preciso senza danni termici, preparando il tessuto in modo selettivo. L’aspirazione continua mantiene il campo operatorio sempre ben visibile, riducendo il rischio di sanguinamenti, preservando i vasi sanguigni e i nervi, e garantendo margini precisi e lineari lungo la linea di dissezione, senza necrosi. Questo porta notevoli vantaggi per il paziente non solo in termini di tempi ridotti di intervento ma anche di minori complicanze intra e postoperatorie.”
Il dottor Giacomo Pavesi, Direttore della Neurochirurgia dell’Ospedale Civile, ricorda: “Durante la chirurgia dei tumori cerebrali, l’idrodissezione permette di separare il tessuto tumorale da quello sano riducendo il trauma termico dovuto alla coagulazione bipolare. Questo riduce la necessità di coagulazione durante la dissezione microscopica e diminuisce il rischio di danni neurologici. Inoltre, migliora la chiarezza di visione durante l’asportazione delle lesioni cerebrali.”