
Medolla e Rock No War insieme per i bambini della Sierra Leone
Medolla e Rock No War insieme per i bambini della Sierra Leone
Grazie al fotovoltaico della scuola donata dopo il terremoto, finanziato un progetto di solidarietà

lberto Calciolari: ”Ringrazio ancora una volta Rock No War per quanto ha fatto per la nostra comunità nel momento più drammatico della sua storia recente, e per come lo ha fatto, generando con questo ulteriore progetto solidarietà da solidarietà, scommettendo sempre sui più giovani, e quindi sul futuro. Medolla ha di certo fatto proprio questo valore, continuando a scommettere sulle nuove generazioni, come gli attuali cantieri dell’ampliamento del nido e della nuova mensa dimostrano, perché vogliamo essere un paese dove sia sempre più bello crescere i propri figli”.

Giorgio Amadessi: “Rock No War è attivo da oltre vent’anni sul fronte della solidarietà nazionale e internazionale con una particolare attenzione all’infanzia. Proprio perché la solidarietà non ha confini, è vicinanza, supporto, condivisione e valore fondamentale legato alla crescita, il “Progetto di Alfabetizzazione digitale dei bambini e ragazzi in Sierra Leone” rappresenta un naturale proseguimento del cammino iniziato dodici anni fa con la costruzione del Polo Scolastico 0-6 di Medolla. Progetto che rientra pienamente nel motto “la solidarietà produce solidarietà”, che era alla base della promessa fatta a Mons. Biguzzi, all’epoca Vescovo proprio di Makeni in Sierra Leone
Filippo Molinari: “Quella con Rock No War è stata una delle collaborazioni più entusiasmanti della mia esperienza da sindaco perché fin da subito ha avuto quali capisaldi la speranza e la solidarietà. La speranza di superare un momento durissimo guardando al futuro, anche grazie a un polo scolastico di ultima generazione. La solidarietà di quanti hanno donato risorse, tempo, disponibilità affinché ciò potesse accadere. Ma, da subito, con Giorgio Amadessi, che non smetterò mai di ringraziare, ci siamo detti che speranza e solidarietà non dovevano fermarsi a Medolla, ma da lì ripartire, per essere rimesse in circolo e creare nuove opportunità per altri. Oggi sono molto felice di vedere che questa idea si concretizza e che da un grande gesto di solidarietà che ci ha visti protagonisti come comunità medollese ne nascano altri. Il sisma ci ha insegnato che non eravamo soli e, oggi, diciamo anche noi “non siete soli”.
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